Appartengo alla terza generazione della mia famiglia di donne divorziate. Ho “vinto la medaglia” poco più di 6 anni fa e mi sono trovata spesso a chiedermi perché alcune relazioni di coppia non funzionano.
Il 30 novembre scorso, ho ricevuto una telefonata surreale mentre aspettavo una cliente in ritardo; come sempre faccio quando rispondo a un numero sconosciuto, mi sono trovata a scrivere il nome di questa persona e il motivo della sua chiamata: voleva sapere se effettivamente stavo ancora con M., mio compagno da quasi 5 anni, nonché migliore amico da più di 20, perché in tal caso almeno da 18 mesi la nostra relazione era “condivisa”. L’uomo con cui avevo affrontato un tumore, infiniti alti e bassi, che mi era stato accanto durante il divorzio e con cui ho fatto il mio primo tatuaggio mentre il mondo mi crollava addosso… da un anno e mezzo aveva una relazione parallela e infinite storielle da una notte. E dopo quel giorno è sparito nel nulla.
Tutto questo per dire che, modestamente, di relazioni che non funzionano ho una certa esperienza in prima persona, per non parlare di quello che ho vissuto più o meno indirettamente in famiglia. E so per certo di non essere la sola, se non addirittura di essere stata “fortunata” in confronto a situazioni anche peggiori, di cui sono testimone anche come professionista della relazione d’aiuto.
Il fatto che una storia d’amore possa finire, non è minimamente oggetto delle mie preoccupazioni. Quello che negli ultimi mesi ha impegnato la maggior parte del mio tempo libero in termini di studio, confronti con altri uomini e donne col cuore spezzato, sedute di mentoring che a mia volta ricevo, è stato cercare di capire perché certe relazioni di coppia vanno così male, perché non riusciamo a prevenirle, aggiustarle in corso d’opera o eventualmente concluderle senza rimetterci sonno e salute.
Ho capito che sarebbe molto utile saper rispondere a queste 5 domande, per capire come stare in una relazione di coppia “sana”:
- Qual è il tuo stile di attaccamento?
- Quali sono i tuoi confini?
- Qual è il tuo livello di autostima?
- Hai confidenza con le tue emozioni ed il tuo dialogo interiore?
- Conosci e sai esprimere i tuoi bisogni senza aspettative?
Se la risposta è “non lo so”, forse ho trovato qualche soluzione su come fare.