Spesso confondiamo pigrizia e procrastinazione con la “semplice” mancanza di motivazione.
- All’inizio di quest’anno ho deciso di prendere nota delle piccole spese, giusto per rendermi conto ancora meglio di come uso il mio denaro. Per i primi giorni tutto ok… adesso sono rimasta un po’ indietro e temo che il mio piccolo esperimento sia già finito.
- Ho anche scaricato l’applicazione di un contapassi, che funziona sempre a patto di avere il cellulare addosso… cosa che in casa, ad esempio, evito.
- Da oltre un anno a questa parte pubblico qui e sul mio blog 3 post a settimana: sono rarissime le eccezioni, e quasi sempre dovute a situazioni oggettivamente più urgenti.
Negli esempi sopra: non mi interessa veramente monitorare le spese, perché in realtà so benissimo come spendo i miei soldi, anche nelle piccole cose (libri, mostre/cinema, pranzi/aperitivi con gli amici). Se non ci fosse l’app che funziona da sola e dovessi anche solo ricordarmi di accenderla ogni volta che esco di casa, probabilmente non lo farei. È pigrizia mentale? Sì! Mi interessa davvero monitorare i miei passi? Per quanto sia divertente… onestamente no!
Quello che mi sta moltissimo a cuore, invece, è comunicare con te, anche solo attraverso questi strumenti digitali (Facebook renderà la vita sempre più difficile alle pagine come la mia… per questo ti consiglio di iscriverti a Elisir, la mia newsletter). Per questo mi impegno per non mancare mai all’appuntamento con i 3 post settimanali: la mia motivazione va oltre qualsiasi pigrizia, impedimento, orario.
Prova a pensarci: quante volte hai rimandato una attività che avresti dovuto fare per te stessa, ma se poi una persona cara ti chiedeva aiuto sulla stessa cosa, dopo poco era già fatta? *Quindi, da oggi, smettila di ripeterti che sei pigra, disorganizzata o con la testa fra le nuvole… Chiediti invece, se senti qualche resistenza verso la realizzazione di un progetto o il rispetto di una scadenza, quale potrebbe essere la motivazione che ti aiuta a superare gli ostacoli.
Un ottimo modo è prendersi un impegno con qualcuno: devi fare un esame? Comunica la data all’amico rompiscatole, che bonariamente ti “terrà sul filo” e ti aiuterà ad arrivare pronta al giorno prestabilito. Vuoi andare in palestra almeno una volta alla settimana? Chiedi al collega fissato di coinvolgerti ogni volta che lui andrà in pausa pranzo: a volte anche un minimo di competizione aiuta ad uscire dalla zona di comfort.
Se ti va, fammi sapere cosa sei riuscita a realizzare grazie ad una ritrovata motivazione.
* Il dialogo interno crea la nostra realtà: per questo è molto importante imparare a scegliere le parole che dici. Ne parliamo nel prossimo post!