A chi si è inventato il detto “beata ignoranza”, ogni tanto mi verrebbe voglia di dare un bacio in fronte.
Ho iniziato a interessarmi a quella che viene definita “crescita personale” nel 2009, grazie a una profondissima crisi che ha toccato tutti gli aspetti della mia vita: dalle relazioni al lavoro, dalla salute alla famiglia.
Visto che ora ne ho fatto una professione, la mia risposta alla domanda se valga veramente la pena seguire il consiglio di Socrate e “conoscere se stessi”, dovrebbe essere un deciso SÍ, giusto?
E invece rispondo: DIPENDE 😉
Ad esempio, NON è il caso di investire energie (tante, soprattutto emotive), tempo (meno di quello che si crede) e denaro (stesso discorso del tempo) se sei affezionata alle tue certezze come una patella al suo scoglio.
Non sarò così cinica da dirti che l’unica vera certezza che abbiamo è di come andrà a finire (ops, l’ho appena fatto) ma in effetti funziona così!
Siamo creature che evolvono in un mondo a sua volta in evoluzione e, sì, prima o poi scenderemo dalla giostra ma è come vogliamo starci su mentre gira che fa la differenza.
Il cambiamento è difficile? No, è faticoso!
Ma può essere una fatica bellissima, soprattutto se è un cambiamento scelto e non subìto.
Può anche starci che non sia ancora il momento di mollare quelle che consideri garanzie, e va bene così.
Ti auguro solo che la pulce nell’orecchio che sicuramente ogni tanto senti…continui a darti un po’ fastidio 😉
Nell’episodio 48 di Miss Independent affronto proprio il tema degli “effetti collaterali” della crescita personale.
Ascoltalo e poi se ti va torna qui per raccontarmi se ti senti pronta a cambiare!