La parola dell’anno: a cosa serve?

La parola dell’anno: a cosa serve?

04 Gennaio 2023

Abracadabra!”
Eccola, la formula magica per eccellenza, almeno per noi che eravamo bambini molto prima che arrivasse Harry Potter! 😉
In realtà, le origini di questa parola incantata sono molto più antiche: sembra infatti derivi dall’aramaico “Avrah KaDabra”, ovvero “Io creo con le mie parole”.

Se mi segui da un po’, sai quanto condivido l’idea che le parole che usiamo siano il frutto dei nostri pensieri, i quali hanno il grandissimo potere di influenzare come viviamo la nostra realtà quotidianamente.
Proprio come una bravo prestigiatore, che con gesti e parole influenza la percezione di ciò che sta accadendo sul palcoscenico, davanti ai nostri occhi.

UNA VALIDA ALTERNATIVA AI PROPOSITI DI INIZIO ANNO

Come racconto anche in questo episodio di Miss Independent, non amo moltissimo i buoni propositi: credo mettano inutilmente ansia da prestazione, oltre a darci l’ennesima scusa per giudicarci male se poi, come spesso accade, non riusciamo a rispettarli.

Una valida alternativa?
La parola dell’anno o Word of the year (WOTY, per gli amici anglofoni e amanti degli acronimi)

Scegliere una parola, un titolo da dare all’anno che verrà o che è appena inziato infatti ti permette di:

Una sola parola. Non una frase, non un elenco.
Troppo poco? Forse.

Ma l’obiettivo è proprio condensare, focalizzare, concentrare tutte le energie in quelle poche sillabe, che avranno poi una grandissima influenza sui nostri pensieri, comportamenti e risultati.

LA MIA PAROLA CHIAVE DEL 2023

Nel mio caso, quest’anno le alternative possibili che avevo individuato come WOTY erano Pienezza, Presenza, Manifestare…ma alla fine ho scelto Interezza come parola chiave del mio 2023 🙂

L’intenzione è concedermi, finalmente, di abitare tutte le stanze del mio condominio emotivo, aprendo anche le porte di quelle che mi fanno un po’ paura o di cui il giudice/ego prova imbarazzo.

Voglio sentirmi libera di esprimere tutto ciò che sono, indipendentemente dalla situazione in cui mi trovo o dal mezzo di comunicazione che sto utilizzando.

Voglio smettere di dare peso a quel “sei troppo che ancora mi è capitato di sentirmi dire: lo so, che per qualcuno ciò che sono è too much.
E pazienza, con queste persone ci vedremo a piccole dosi o ci perderemo di vista e buona vita a tutti, senza rancori né rimpianti.

Voglio che ci sia allineamento fra ciò che sento, ciò che esprimo e, auspicabilmente, ciò che arriva là fuori…anche se so che quest’ultimo pezzo non dipende totalmente da me.

È un grande traguardo poter scrivere queste righe.
È il frutto di anni di lavoro sull’autostima, di feedback richiesti o ricevuti a brutto muso, di studio quotidiano, di incontri più e meno felici, di regali inaspettati e meravigliosi dalla vita e dalle persone che hanno saputo vedermi e amarmi senza condizioni, di esempi e ispirazioni che ho avuto la fortuna di poter cogliere sul cammino.

SCEGLI LA TUA PAROLA DELL’ANNO!

E tu? Conoscevi la word of the year?
Hai già scelto la tua parola chiave per l’anno nuovo?

Se vuoi, ho preparato una guida alla riflessione in PDF che può guidarti nella scoperta!
Vai a questo link e scarica il worksheet gratuito, poi scrivimi per farmi sapere come è andata 🙂