Mitica consapevolezza

Mitica consapevolezza

01 Ottobre 2022

Assessment attitudinali, test della personalità, tipizzazioni comportamentali sono l’equivalente moderno e aziendale di ciò che in antichità erano gli dèi, le figure mitologiche e, più recentemente, gli archetipi.

La complessità dell’essere umano, dicono i contrari a questi strumenti, non può essere ridotta ad una profilazione standard, che cerca di incasellarci e affibbiarci etichette al solo scopo di venderci meglio idee/prodotti/servizi, o promette di facilitare processi decisionali con semplificazioni talmente estreme da diventare grottesche.

Viceversa, c’è chi considera i test e altri sistemi di “classificazione” delle tipologie umane come occasioni di scoperta di sé, che possono favorire la crescita personale e il lavoro in team.

Io ho una posizione che coniuga le due descritte sopra.

È vero: il rischio di strumentalizzazione e banalizzazione è altissimo, soprattutto se mancano competenze o, anche peggio, onestà intellettuale da parte di chi si propone come “interprete” dei risultati dei test.

D’altra parte, sono anche convinta che ogni strumento potenzialmente utile alla consapevolezza valga la pena di essere esplorato.
Fosse anche solo per decidere, tirate le somme, di escluderlo dal novero di ciò che ha senso tenere in considerazione nelle proprie riflessioni.

La mia estrema curiosità e poi la professione mi hanno portata ad esplorare moltissimi modelli che, dall’antichità ad oggi, l’essere umano ha creato per ridurre la complessità e cercare di comprendere meglio se stesso e gli altri.

Dagli approcci apparentemente meno “scientifici” (astrologia, enneagramma) ai test più famosi soprattutto negli ambiti organizzativi (Myers-Briggs, StrenghtsFinder, DiSC, Emergenetics, …), passando per gli archetipi Junghiani e la mitologia greco-latina: ho studiato e approfondito moltissimo, facendo da “cavia”in prima persona, prima di offrire una consulenza in questo ambito ai miei clienti.

I VANTAGGI DEGLI ARCHETIPI

Ecco i benefici che secondo me accomunano trasversalmente tutti gli approcci, se usati bene:

A) sapere che non siamo i soli ad avere certi tipi reazioni o attitudini può essere rassicurante e allo stesso tempo motivante, in termini di cambiamenti migliorativi

B) scoprire che, dietro i comportamenti propri e altrui, c’è molto più spesso istinto/inconsapevolezza che intenzionalità, può aiutare a smorzare i pre-giudizi

C) imparare a comprendere se stessi e gli altri, ad esempio grazie all’uso di metafore, ad una narrazione simile a quella delle favole o all’utilizzo del role play anche in azienda, può più facilmente normalizzare e quindi valorizzare la diversità, a tutto vantaggio della collaborazione

Grazie se vorrai raccontarmi la tua esperienza su questo tema!
Ah, ovviamente anche ogni consiglio di lettura è più che benvenuto 🙂

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