“Una persona veramente introversa non sta sui social…sicura di esserlo sul serio?“
“Hai detto che non ti piace esporti, eppure hai scelto un lavoro che ti porta a stare così tanto con le persone. Come fai?“
“Per essere un tipo riservato, nel tuo libro parli parecchio di te!“
Queste sono solo alcune delle domande/osservazioni che mi sono sentita fare negli ultimi anni.
A volte da persone genuinamente curiose, altre da chi pensava che, opportunisticamente, ci faccio ma non ci sono.
Per fortuna sto imparando a farmi scivolare sempre più i giudizi non richiesti, che tanto ci saranno sempre quelli per cui, come la fai, la sbagli.
Ma col post di oggi spero di rincuorare chi, come me, pur amando infinitamente i luoghi tranquilli e solitari, i toni bassi e la compagnia di pochi ma buoni, si ritrova per lavoro in situazioni diametralmente opposte.
Introversione e socialità: 3 consigli per vivere meglio
- Dimenticati di te e metti il focus su di loro.
Questa è anche una delle prime regole della #comunicazioneefficace, tra l’altro. - Usa la passione per ciò che vuoi trasmettere e punta al cuore: le parole pesano “solo” il 7%, in fondo.
Poi certo, la preparazione sui temi che porti e un po’ di allenamento al public speaking ci vogliono. - Da sempre, l’essere umano impara grazie alle storie, vere o simboliche.
Come mi ha giustamente ricordato di recente Alessandra Perotti, usare aneddoti della nostra vita aiuta chi ci ascolta non solo a fare proprio più facilmente il messaggio che vogliamo trasmettere, ma a volte anche a sentirsi meno strano, solo, diverso.
Se parliamo di noi con questo intento e non per pettinarci l’ego, possiamo mettere le remore in un cassetto.
Detto questo, io dopo una giornata intera in aula ho bisogno di almeno altre 24 ore di decompressione, possibilmente in solitudine 😉
E, se spendo molte energie di persona, posso sparire per diversi giorni dai social, con buona pace dell’algoritmo di Linkedin o Instagram…
Tu come gestisci introversione e socialità?
Hai voglia di condividere idee e riflessioni nei commenti? Grazie!
PS: la foto di questo post è della super Elena Kloppenburg, vera maestra di pazienza e professionalità, a cui mi sono affidata per tutti gli scatti di personal branding.
È bravissima a catturare l’essenza di chi non ama farsi fotografare, garantisco!