Cosa hanno in comune una tecnica giapponese di riparazione della ceramica, un animale mitologico e un job title?
Nel mio caso, rappresentano il dipanarsi di un filo dorato, che connette:
💫 il nome del mio primo progetto freelance, Kintsugi Olistica.
L’idea era di proporre alle aziende progetti di corporate wellbeing, ma nel 2016 il mercato italiano era forse troppo acerbo e, onestamente, anche la mia strategia.
Adesso il benessere cerco di portarlo grazie alla formazione e al coaching, infusi con un po’ di tecniche olistiche e di #consapevolezza corporea, preziosissime ma ancora troppo poco diffuse (lo dice anche McKinsey)
💫 la fenice, che ho scelto come mio animale totemico (e che trovi nel mio logo), simbolo di trasformazione per eccellenza
💫 l’alchimia e il processo di trasmutazione del piombo in oro, che per me rappresenta perfettamente il percorso di empowerment personale (ecco perché ho scelto “Empowerment Alchemist” come job title e me lo tengo stretto nonostante alcuni ottusi sberleffi)
Le retrospettive di fine anno servono anche a questo: a guardare indietro per dare un senso a ciò che è stato, e magari anche a prendere la rincorsa per andare verso ciò che sarà.
Non ci potevo credere ma, in una recente conversazione con mia madre, fresca di pensione, ho realizzato che lavoro da un quarto di secolo 😳
Gli ultimi 7 anni da libera professionista sono volati, ma qualcosa mi dice che il meglio deve ancora venire.
Cosa ne pensi dei bilanci (personali!) di fine anno?
Cosa unisce il tuo filo d’oro?