Quando devo scegliere fra due opzioni, spesso faccio l’elenco dei pro e dei contro per entrambe.
Questo aiuta la parte razionale di me ad avere un quadro il più possibile completo della situazione.
Ma per arrivare a fare una scelta davvero convinta, mi serve chiamare all’appello anche l’altra parte di me: quella fatta di sensazioni, emozioni, intuito.
E che, come Borghese in “4 ristoranti”, può confermare o ribaltare il verdetto della controparte logica 😉
Scherzando (ma neanche tanto) durante i corsi di stress management, dico che se dovessimo fare un disegno di come realmente ci comportiamo nella presa di decisioni, sul foglio ci sarebbe un testone gigante sorretto a fatica da un corpicino piccolissimo
E invece è proprio la consapevolezza corporea che permette di gestire al meglio lo stress e, quindi, anche di prendere decisioni più lucide.
I 4 anni di studi nel campo del benessere olistico mi hanno regalato molte informazioni su come riconoscere i segnali stressogeni, che variano da persona a persona.
Quando faccio “l’elenco della spesa” dei messaggi corporei le persone in aula un po’ ridono, un po’ si preoccupano.
Lombalgia, cervicalgia, gastrite, insonnia (chi si sveglia regolarmente alle 3 del mattino?) e perfino alcune dermatiti sono segnali che siamo decisamente sopra soglia, e quindi la nostra obiettività è compromessa.
Certo, possono esserci anche altre cause (allergie, cadute, interventi chirurgici, …), ma lo stress decisamente non aiuta ad alleviarne la manifestazione.
Vuoi prendere decisioni migliori (cosa un filino importante, soprattutto se occupi una posizione manageriale)?
Allenati ad ascoltare il tuo corpo ogni volta che ne hai l’occasione!
E se non sai da dove partire…facciamo due chiacchiere!