Apocalypse now? Forse non è troppo tardi per salvare un amore…

Apocalypse now? Forse non è troppo tardi per salvare un amore…

28 Settembre 2018

Nel post precedente ho parlato di quelli che i Gottman, psicologi e ricercatori con 40 anni di esperienza alle spalle, chiamano “I quattro Cavalieri dell’apocalisse” nelle relazioni di coppia, ovvero i quattro comportamenti distruttivi che permettono di predire con un’accuratezza quasi assoluta la fine di una storia d’amore.

Per fortuna c’è un “antidoto” per salvare l’amore, ognuno dei veleni che portano verso la morte più o meno lenta delle farfalle che così allegramente svolazzavano nello stomaco nei primi mesi di idillio; con le solite semplificazioni dovute a motivi di spazio, eccoli qui:

Veleno = BIASIMO -> Antidoto = ESPRESSIONE DEI PROPRI BISOGNI

Invece di “sei il solito egoista, pensi solo a te stesso” quando lui non molla il telecomando e saltella dalla partita, al commento della partita, al commento del commento della partita, e tu vorresti tanto vedere per la milionesima volta “Pretty Woman”, prova ad esprimere i tuoi bisogni.

Potresti, ad esempio, dire: “tesoro, che ne dici stasera di farci ispirare dalla scena della vasca o da quella della cravatta?”; siccome lui molto probabilmente non ricorderà né l’una né l’altra, tu ti guardi il film, e lui magari non si pentirà troppo di aver perso la ripresa dall’angolatura spalti ospiti…

Veleno = STARE SULLA DIFENSIVA -> Antidoto = ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ

“Non è colpa mia se ci ho messo 3 ore dal parrucchiere, quante storie, in fondo eri in macchina seduto” magari non è proprio un bellissimo modo per farsi accogliere con più di mezz’ora di ritardo. Il suo tempo vale quanto il tuo e magari, avvisandolo che le cose andavano per le lunghe, lui avrebbe potuto passare quel tempo in modo diverso, o evitare di farsi smadonnare (giustamente) per essersi messo in doppia fila.

Se proprio non sei riuscita a mandargli un messaggio, meglio assumere le tue responsabilità ed esordire con: “scusa, avrei dovuto avvisarti che ero in ritardo, mi spiace averti fatto aspettare”. Difficile che lui possa rimanere col muso ancora per molto…

Veleno = DISPREZZO -> Antidoto = GRATITUDINE

Il sentimento di disprezzo è davvero pesante, e spesso subentra dopo il risentimento covato a lungo per bisogni non corrisposti, aspettative mancate, problemi irrisolti e rospi ingoiati come popcorn in un cinema con le sedie scomode e il vicino con la sinusite.

Se, nonostante tutto, rimane un piccolo barlume di speranza di salvare la relazione di coppia, l’unico modo per provare ad invertire la rotta è capovolgere letteralmente la bussola.
Invece di focalizzarti su tutto ciò che del partner ti crea fastidio, disagio, imbarazzo, forse anche rabbia, i Gottman invitano a concentrarti su ciò che dell’altro è oggettivamente ammirevole, cercando di sottolinearlo verbalmente o con gesti di apprezzamento.

Ad esempio, se è sempre lui che porta fuori il cane, anche in quelle sere in cui fa freddo e piove e il divano fa concorrenza alle sirene di Ulisse, digli che apprezzi davvero tanto che ti risparmi la fatica, anche se il pelosone è di entrambi e forse fa anche più coccole a te che a lui.

Oppure: se lei si preoccupa delle bollette, dell’assicurazione, della tassa rifiuti e della mancia al portiere per tutti i pacchi di Amazon che gli tocca stipare in guardiola, digli che la sua affidabilità ti risparmia l’ennesimo pensiero di cui proprio non hai bisogno.

A volte magari l’unica cosa bella che riesci a vedere dell’altro è la sua bravura come genitore, o come professionista, o come diplomatico della famiglia con suoceri e parentado vario.

Il trucco, insomma, è imparare ad apprezzare le piccole cose che l’altro fa o dice e che, se potessi vedere solo quelle, te lo renderebbe davvero prezioso. E mostrare gratitudine per equilibrare la bilancia di tutte le cose “storte”. In fondo, per il suo cane, perfino Hitler era un adorabile signore in divisa col baffo curato…

Veleno = OSTRUZIONISMO/BOICOTTAGGIO -> Antidoto = ARMISTIZIO

Ci sono alcune persone che, quando si sentono sotto attacco, adottano la tecnica dell’ostruzionismo o del boicottaggio: indossano una maschera di impassibilità e si chiudono in un mutismo impermeabile ed insuperabile. Spesso il risultato che ottengono è di far infuriare ancora di più l’altro, oppure di portarlo nella stessa condizione, creando di fatto i presupposti per una totale incomunicabilità.

Se sai di non essere particolarmente a tuo agio nella gestione dei conflitti (amiche della Bilancia e del Cancro, ehm…), in particolare se il partner ha modalità “esplosive” (amiche dell’Ariete e del Leone, ehm…), il suggerimento dei nostri simpatici scienziati è di proporre un armistizio.

Significa dire “in questo momento non riesco a rispondere a quello che mi stai dicendo perché mi sento aggredito/accusato ingiustamente/…, quindi vado a farmi un giro e ne riparliamo fra 20 minuti”. In questo modo il tuo partner saprà che sei disponibile ad ascoltarlo, e magari riuscirà ad esprimersi in modo meno violento.

È importante mantenere la promessa di parlarne dopo il time out, e soprattutto approfittare di quei 20 minuti per fare qualcosa che ti possa mettere nella condizione di affrontare un confronto spiacevole con quanta più serenità possibile (quindi: vietate le telefonate agli amici a cui il partner sta antipatico).

Nella tua relazione di coppia ti ritrovi in qualcuno di questi comportamenti? Quanto pensi siano attuabili le soluzioni proposte?

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