Atena è l’archetipo della strategia, della razionalità, della chiarezza di visione quando ci sono da prendere decisioni importanti.
Nel mito, la dea si “autopartorisce” dalla testa del padre, Zeus, aprendosi con la spada un varco nel cranio ed uscendone vestita di un’armatura splendente.
Un taglio chirurgico: niente passioni ed emozioni di mezzo a scaldare e, potenzialmente, complicare la situazione.
Troppo spesso ho sentito riferimenti, opposti ma ugualmente negativi, ad un certo esercizio della leadership “al femminile”: o troppo fredda e calcolatrice, come Atena appunto, o troppo uterina, emotiva e quindi incapace di pensare e agire lucidamente.
Volendo andare oltre gli stereotipi, che poi è un po’ lo scopo di questa serie di post*, si può più correttamente leggere questo archetipo come uno dei molti modi di esercitare la leadership, al di là del genere.
Ci sono persone che ritengono più corretto mettere da parte istinto e sentimenti, sia quando si tratta di dare linee guida e una direzione precisa al business, che quando si devono prendere decisioni importanti nella vita privata.
Per qualcuno può essere rassicurante sapere che c’è chi riesce, quando serve, ad essere totalmente razionale; per altri tipi di personalità, invece, questo può sembrare un approccio al limite dell’umano.
Comunque sia, il genere non c’entra nulla.
Tu come ti troveresti con un/a leader come Atena?
Ti aspetto nei commenti, anche per un confronto sulla “leadership al femminile” se vorrai
*qui trovi quello dedicato a Zeus e qui quello ad Afrodite