Ieri era la “Giornata mondiale della felicità”: parola così celebrata e, allo stesso tempo, così inafferrabile nel suo significato definitivo.
Consiglio di dare un’occhiata alla pagina di Wikipedia dedicata all’argomento, per farsi un’idea della radice del vocabolo, delle infinite sfumature che ha assunto nel corso dei secoli e anche dell’interessante paradosso relativo al denaro
Quello che mi piace condividere qui è l’idea che, più che cercarla, la felicità andrebbe riconosciuta negli istanti in cui la viviamo.
E per essere capaci di riconoscerla, dobbiamo il più possibile essere consapevoli di ciò che accade dentro e fuori di noi.
Aggiungo che, almeno nella mia esperienza, spesso è una conseguenza naturale proprio della consapevolezza: se so cosa mi fa stare bene, i miei pensieri e le mie azioni esaranno rivolti in quella direzione; più riconosco la felicità, più la sperimento, in un circolo virtuoso che si autoalimenta.
Cosa è, per te, la felicità?
Come sai che la stai provando, quando accade?
Come puoi moltiplicare queste occasioni nella tua vita?
Se ti va, condividilo nei commenti!