Donata ha 74 anni, i capelli rosso fuoco e una bellissima sciarpa di seta verde.
Donata sta commentando a voce alta le notizie che legge sul giornale, invitandomi nella conversazione al grande tavolo della caffetteria sotto casa.
Donata vive circondata da oltre 5.000 libri, perchè quello è stato il suo lavoro per molto, molto tempo.
Donata si è sposata per amore a 31 anni, e il 22 luglio è rimasta sola in mezzo ai dipinti dell’uomo della sua vita, incluso l’ultimo, incompiuto per colpa della trementina e di una mente che non si arrendeva alla malattia.
Donata mi racconta la sua vita davanti ad un caffè macchiato, e io non so dirle quanto sono profondamente onorata e grata di poterla ascoltare.
Di essere ammirata dalla sua forza e indipendenza quando mi dice di essere sempre stata “la ribelle”.
Quando con una punta di orgoglio confessa di averne sempre prese tante da suo padre perchè era l’unica a non versare una lacrima.
Quando poi quella lacrima le scende mentre, sorridendo, dice di averlo perdonato.
Donata si sente fragile, ma sa di avere una tempra invincibile.
Donata mi saluta dicendomi che mi vuole bene…e io nel ricambiare l’abbraccio penso che il suo nome sia proprio azzeccato.
