Elogio della noia

Elogio della noia

18 Luglio 2018

Prenditi il tempo per annoiarti

“Ah la noia, questa sconosciuta!”
“Con tutte le cose che ho da fare, figurati se ho il tempo di annoiarmi”
“Guarda, se potessi, pagherei per non fare niente di niente tutto il giorno”

Immagino che uno o più dei pensieri di cui sopra ti abbiano attraversato la testa qualche volta
Eppure, se ci rifletti davvero, la noia è diventata un lusso al quale però rinunciamo volontariamente.

Pensa ai momenti in coda, alla fermata dell’autobus, alle attese degli amici (che, se sei sempre in anticipo come me, sono moooolto lunghe), ai ritardi che ti costringono ad aspettare…cosa fai in quei minuti?

Tiri fuori il telefono.
E improvvisamente vieni sommerso di “cose da fare”: rispondere ai messaggi, guardare le mail, controllare i social, superare il record del giochino, ascoltare musica…e addio noia.

La noia però, se ci concediamo di accoglierla, può essere fonte di grande ricchezza creativa.
Se ci regaliamo qualche minuto di “vuoto” senza riempirlo con input esterni, potremmo lasciare lo spazio affinchè emerga un pensiero, un’idea, un desiderio…

Certo, magari non tutti i pensieri possono essere piacevoli, e proprio per questo cerchiamo di cacciarli sotto al tappeto dell’ennesimo video di gattini o di foto su Instagram, ma sappiamo che stiamo solo rimandando…

Ecco la proposta di oggi: in vacanza, sotto l’ombrellone o l’ombra di un pino o in riva a un lago o dovunque sarai, concediti 5 minuti al giorno per annoiarti.

Non fare assolutamente nulla, disattiva le notifiche sul telefono (meglio ancora se lo spegni o lo metti in fly mode), lascia perdere perfino i libri e l’attività fisica.
Gioca a “Vegeto” come direbbe la mia amica Vivian in Pretty Woman: stai lì come un broccolo e osserva cosa succede.

Magari ti arriva un pensiero stupendo, un’idea rivoluzionaria, o una soluzione alternativa a un problema che ti trascini da anni…
O magari semplicemente ti accorgi che hai un cuore che batte e un respiro che è sempre con te.

Mica male sentirsi vivi, no?

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