Se hai riconosciuto i personaggi di Sex Education, forse hai già capito dove voglio andare a parare con questo post.
Ma grazie se vorrai leggere fino alla fine e dare il tuo contributo costruttivo.
QUALCHE DATO SULLA DISTRIBUZIONE DEI RUOLI IN ITALIA
1️⃣ Nell’anno scolastico 2020/2021, nelle scuole primarie più di 8 insegnanti su 10 (83,2%) erano donne; la percentuale “scende” al 67% nelle scuole superiori (Fonte: Ministero dell’Istruzione)
2️⃣ Nel 2023 il rapporto fra ore dedicate dalle madri alla cura dei figli e quelle dei padri è di 16 a 7, secondo il rapporto “Le equilibriste – La maternità in Italia” elaborato per Save the Children International da Ipsos.
3️⃣ Gli unici “luoghi” in cui le proporzioni si invertono sono quelli dello sport: con alcune eccezioni, l’80% di chi segue gli allenamenti è rappresentata dal genere maschile.
La fascia di età più rappresentata da chi si allena è 8-13 anni e, senza sorprese, lo sport più scelto dai ragazzi è il calcio.
(Fonte: Rapporto INDS 2019-2020 del CONI )
Facciamoci due domande e uniamo i puntini, ti va?
❓Quali ripercussioni sociali e culturali può avere il fatto che non ci siano insegnanti maschi (ma dirigenti scolastici sì)?
❓Perchè i giorni di congedo retribuito per i neopapà sono solo 10?
Cosa implica poi il fatto che spesso siano le madri, per scelta o per obbligo, a rinunciare al lavoro e a farsi carico di gestire i momenti più delicati (notti insonni, malattie, inserimenti all’asilo e a scuola, ecc.)?
❓A quanti allenatori vengono fatti corsi di formazione sull’affettività?
Cosa viene insegnato in campo e negli spogliatoi a giovanissimi nel pieno sviluppo fisico, mentale ed emotivo?
È URGENTE TROVARE NUOVI EQUILIBRI, PER UNA NUOVA UMANITÀ
L’ho vissuto sulla mia pelle, quel vuoto enorme lasciato dall’assenza di un MASCHILE SANO, che spesso si è lasciato dietro cicatrici più o meno visibili.
Non posso credere che sia diverso per molte altre persone.
E nonostante abbia fatto delle “soft skill” il mio lavoro e la mia mission, quando arrivo in azienda le convinzioni profonde di chi è in aula sono già belle radicate.
Hai voglia a smuoverle con qualche ora di formazione, se poi il contesto culturale e sociale non cambia.
Il 25 novembre si avvicina e vorrei tanto che diventasse una data come tutte le altre.
Per questo abbiamo bisogno che quel vuoto venga colmato, velocemente.