Non è mai abbastanza (per l’estetista)

Non è mai abbastanza (per l’estetista)

14 Settembre 2018

La mia ultima sessione dall’estetista è stata più intensa del solito.

Complice probabilmente la mia timida ammissione dell’approssimarsi di un primo appuntamento (era da mesi che aspettava questo momento), non solo ha fatto a gara con la ginecologa* per controllare che da quelle parti tutto fosse come doveva essere ma alla fine della sessione, non contenta, mi ha guardato e mi ha detto con fare complice: “cambio look? Dai che facciamo una piega liscia!”

Il fatto che stavolta si riferisse ai capelli non ha intaccato neanche per un momento il mio granitico diniego.
Perchè già lo so che, nel momento in cui i miei ricci ribelli con la ciocca naturale argento metallizzato proprio sul davanti (non ti vuoi tingere? tiè) si trasformano in spaghettini n.5, io divento un’altra persona.
Non mi riconosce neanche mia madre, a momenti.
E diononvoglia che minacci pioggia o faccia un caldo fotonico, che allora non solo mi ritrovo ad essere il parente spettinato di cugino IT, ma divento anche parecchio intrattabile.

E allora sai che c’è?

Il tipello del primo appuntamento si becca il riccio sale e pepe e se supera questo shock significa che è pronto per i successivi.
Perchè diciamocelo, ragazze: va benissimo cambiare look ogni tanto.
Va benissimo volersi mettere in tiro per la serata galante.
Ma se vogliamo che al primo appuntamento ne segua un secondo, e magari anche un terzo, due sono le cose: o lasciamo la carta di credito direttamente dall’estetista, o ci presentiamo carine ma più “al naturale” possibile, che poi come sempre i colpi di scena fanno più effetto da metà film in poi.

Se lui è quello giusto, non pretenderà mai che voi vi misuriate con standard da copertina di Vogue.
Gli piacerete voi, col vostro capello così, la cellulite cosà e quel sorriso a cui gli sarà impossibile resistere.
Regalateglielo, che è gratis e fa venire le rughe solo nei punti giusti, e già che ci siete fatelo anche alla donna che vi guarda allo specchio, perchè se lo merita 🙂

*e poi a me chiedono se non mi fa schifo toccare i piedi durante le sedute di reflessologia plantare…ragazzi, le supereroine sono altre!

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