Edward Bach, scopritore dei 38 rimedi floreali a lui intestati e grande conoscitore dell’animo umano, ha individuato almeno 3 rimedi per l’INDECISIONE:
- CERATO – aiuta chi non sa decidersi perché si affida nella scelta alla sola RAZIONALITA’. Ha bisogno di chiedere consigli e conferme, di leggere tutte le recensioni, di vagliare ogni opzione…per poi, a cose fatte, accorgersi che la sua intuizione iniziale sarebbe stata la cosa giusta da fare
- SCLERANTHUS – ovvero: sempre al BIVIO. Meglio bianco o nero, dolce o salato, mare o montagna?
Chi si trova in questo stato disarmonico è eternamente indeciso, qualunque scelta drena infinite energie mentali; anche l’umore ha frequenti oscillazioni fra i due opposti, cosa che ovviamente peggiora il quadro - WILD OAT – qui la domanda cosmica è: cosa farò da grande?
Il problema di questo tipo di incertezza è la grande ansia, spesso inconscia, che deriva dalla necessità di fare una SCELTA DEFINITIVA.
Quindi inizia molte cose, spesso con grande entusiasmo, ma poi le lascia a metà e si tuffa nella nuova passione (ne so qualcosa)
Tranquilli, se vi riconoscete in uno o più di questi stati disarmonici, E’ NORMALE 🙂
Un po’ potrebbe dipendere dalle vostre INCLINAZIONI DI BASE, dal modo in cui siete cresciuti, e dal momento che state vivendo.
Ma quello che sicuramente ESASPERA queste tendenze è l’ECCESSIVA POSSIBILITA’ DI SCELTA che ci troviamo davanti ogni giorno.
Pensate anche solo all’acquisto di un telefono: miliardi di opzioni, di cui il costo è solo una delle infinite variabili.
Cosa fare, quindi?
Semplice ma non facile: SILENZIO E ASCOLTO.
Se riuscite, anche solo per un secondo prima di una scelta importante, a FERMARVI e ad ascoltare il vostro INTUITO e il vostro CORPO (che sono grandi amici, tra l’altro), vi accorgerete che la risposta è già dentro di voi.
E quindi, se a volte è anche vero che “ogni lasciata è persa”, nel momento in cui DECIDETE CONSAPEVOLMENTE di lasciarla andare…non ci saranno rimpianti 🙂
Discorso diverso per le SCELTE CHE ABBIAMO PAURA DI FARE, anche se sappiamo che sarebbero assolutamente necessarie: ne parliamo nei prossimi post o, se volete, scrivetemi! 😉