Si sa, l’anno “vero” ricomincia a settembre, almeno per la maggior parte delle persone che hanno il ritmo temporale scandito dall’ufficio o dalla scuola e attività varie dei figli, e che quindi solo a luglio o agosto hanno il tempo per fermarsi un po’, e magari fare qualche bilancio.
A volte succede che emergano bisogni sopiti, che si riscoprano desideri messi all’angolo dalla quotidianità, che ci sia finalmente un po’ più di tempo da dedicare a se stessi, alla famiglia, o ad attività che non riuscivano a trovare spazio nella routine casa-ufficio.
E quindi nasce naturalmente la voglia di cambiare le vecchie abitudini, ci si ritrova a immaginare come sarebbe se riuscissimo a ritagliare mezz’ora qui per cucinare meglio, un’ora lì per la palestra, un sabato pomeriggio con i figli o gli amici invece della spesa al centro commerciale, e via così, da un buon proposito all’altro.
Poi si torna a casa, e finché le energie dell’estate ci sostengono e gli impegni non sono ancora troppo fitti, riusciamo anche ad andare in palestra e a ritagliare quella mezz’ora in cucina.
Verso ottobre/novembre, quando la luce cala e il freddo aumenta, i buoni propositi così caldi e vivi solo 3 mesi prima sono ormai un rimpianto e, spesso, anche fonte di frustrazione e calo di autostima.
Che fare per evitare di cadere nella trappola?
Una cosa molto semplice, e apparentemente controintuitiva: a settembre (meglio ancora ad agosto), invece dei buoni propositi, facciamo l’elenco di quello che è già presente nella nostra vita.
Invece di focalizzarci su quello che manca (il tempo), su quello che non siamo (più snelli, più tonici, …), su quello che dovremmo fare (cucinare meglio), mettiamo l’accento su quello che già c’è, e che nei mesi precedenti siamo riusciti a costruire e conquistare nonostante la routine incalzante, la stanchezza e gli imprevisti.
Alla fine di questo piccolo esercizio potremmo, forse con un po’ di sorpresa, ritrovarci con una maggiore calma, un aumentato senso di fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità, e anche una maggiore focalizzazione sugli ambiti nei quali davvero sentiamo di poter investire energie e risorse per migliorare ancora quello che già c’è.
Meno è meglio, anche coi buoni propositi.
…e se per caso fra questi c’è il benessere di corpo e mente, contattami per un colloquio gratuito!